Sinagra

Grafico-Covid-Sicilia-PG

<p>Sicilia &#8211; Sono 414 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 17.969 tamponi processati. L&#8217;indice di positività è al 2,3%. 11 i nuovi casi nel messinese.</p>
<p><img class="alignnone wp-image-1440569 size-full" src="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/6cbcd546-grafico-covid-sicilia-pg.png" alt="" width="1260" height="604" srcset="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/6cbcd546-grafico-covid-sicilia-pg.png 1260w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/6cbcd546-grafico-covid-sicilia-pg-360x173.png 360w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/6cbcd546-grafico-covid-sicilia-pg-478x229.png 478w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/6cbcd546-grafico-covid-sicilia-pg-768x368.png 768w" sizes="(max-width: 1260px) 100vw, 1260px" /></p>
<p>Il numero totale di attuali positivi è di 19.233, in significativa diminuzione, con 18.537 soggetti in isolamento domiciliare.</p>
<p>Ancora in diminuzione del numero delle persone ospedalizzate, 696 in totale (40 in meno ieri) di cui 92 (2 in più di ieri) ricoverati in terapia intensiva.</p>
<p>1602  guariti nelle ultime 24 ore portano il totale complessivo delle guarigioni a 268.591.</p>
<p>19 i decessi registrati nelle ultime 24 ore, ma la Regione comunica che i decessi riportati oggi si riferiscono 6 al 21 settembre, 6 al 20 settembre,  2 al 18 settembre,  2 al 17 settembre,  1 al 16 settembre e 1 al 25 dicembre 2020.Da inizio pandemia sull&#8217;isola  sono 6.741 le vittime.</p>


Coronavirus, 414 nuovi casi in Sicilia. Incidenza e ricoveri ordinari ancora in ribasso

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<p>E&#8217; stata presentata la Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta ed i risultati conseguiti dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia) riferita al secondo semestre del 2020.</p>
<p>Una relazione che parte dalla considerazione del fatto che nel secondo semestre del 2020 il perdurare dell’emergenza sanitaria da COVID-19 ha accentuato le conseguenze negative sul sistema sociale ed economico italiano originate dalle severe misure rese necessarie per contenere l’espandersi del contagio. Delle difficoltà finanziarie dei cittadini e delle imprese potrebbero approfittare le organizzazioni malavitose, per altro sempre più orientate verso una sorta di metamorfosi evolutiva volta a ridurre le strategie cruente per concentrarsi progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale.<span class="Apple-converted-space"> </span>Alla luce di queste considerazioni, la Relazione di questo semestre è orientata sull’analisi e l’interpretazione delle possibili strategie d’azione e linee di tendenza evolutive, soprattutto sul piano imprenditoriale nel medio-lungo periodo, delle organizzazioni mafiose che non conoscono confini di settore, geografici e relazionali specie con riferimento al mondo finanziario, politico-amministrativo e delle professioni (cd. <i>area grigia</i>).</p>
<p>La relazione pro0pone quindi, come tradizione, un&#8217;analisi dettagliata territorio per territorio delle infiltrazioni malavitose legate alla criminalità organizzata ed alle attività svolte per il relativo contrasto. <strong>Di seguito l&#8217;analisi dedicata alla provincia di Messina.</strong></p>
<p><img class="alignnone wp-image-1440555 size-full" src="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/e6a8b388-schermata-2021-09-22-alle-14.41.29.png" alt="" width="1185" height="973" srcset="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/e6a8b388-schermata-2021-09-22-alle-14.41.29.png 1185w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/e6a8b388-schermata-2021-09-22-alle-14.41.29-247x203.png 247w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/e6a8b388-schermata-2021-09-22-alle-14.41.29-329x270.png 329w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/e6a8b388-schermata-2021-09-22-alle-14.41.29-768x631.png 768w" sizes="(max-width: 1185px) 100vw, 1185px" /></p>
<p><strong>Il territorio provinciale costituisce il crocevia di varie matrici criminali.</strong> L’influenza di cosa nostra palermitana e catanese con le loro peculiari caratteristiche hanno infatti contribuito a creare una realtà eterogenea. Questo crogiuolo di interazioni ha determinato come i gruppi mafiosi “barcellonesi” e quelli dell’area “nebroidea” assumessero <strong>strutturazioni e metodi operativi assimilabili a quelli di cosa nostra palermitana.</strong> Le ingerenze delle consorterie catanesi appaionoinvece significative nelle aree di confine tra le province e nel Capoluogo. Ancora sono stati riscontrati rapporti con le vicine cosche calabresi soprattutto per l’approvvigionamento di stu- pefacenti. Le interazioni tra sodalizi appaiono come in passato orientate a rapporti di vicen- devole convenienza253 evitando scontri cruenti. Risulta <strong>acclarata inoltre la capacità di alcune organizzazioni messinesi di inserirsi nelle dinamiche criminali dei territori delle province confinanti</strong> ove hanno saputo inserirsi nell’acquisizione illecita di finanziamenti pubblici destinati al settore agro-pastorale.</p>
<p>Quanto precede costituisce – unitamente a forme di gestione illecita del gioco d’azzardo &#8211; indice dell’evoluzione di alcune consorterie locali sempre più capaci di affiancare alle forme di estrazione violenta delle risorse dal territorio metodi più imprendi- toriali di finanziamento. <strong>Nel semestre la ripartizione delle aree di influenza dei gruppi messinesi risulta sostanzialmente invariata.</strong></p>
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<p>Nella parte settentrionale della provincia opera la c.d. <strong>“famiglia barcellonese”</strong> che include i gruppi dei “Barcellonesi”, dei “Mazzarroti”, di “Milazzo” e di “Terme Vigliatore”. Nel territorio dei Monti Nebrodi risultano attivi i sodalizi dei <strong>“tortoriciani”</strong>, dei <strong>“batanesi”</strong> e dei <strong>“brontesi”</strong>nei confronti dei quali recenti investigazioni259 hanno evidenziato l’accaparra- mento dei terreni agrari e pascolivi per beneficiare dei fondi comunitari destinati allo sviluppo delle zone rurali.</p>
<p>Assunto confermato dagli esiti dell<strong>’operazione “Nebrodi”</strong> del gennaio 2020 che annovera tra gli indagati anche un componente dell’amministrazione locale di Tortorici. A quest’ultima è stato contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa perché avrebbe agevolato l’attività di altri affiliati. La pericolosità di tali sodalizi è stata evidenziata anche dal Procuratore Distrettuale di Messina, Maurizio DE LUCIA, che ha sottolineato come “”i Batanesi e i Tortoriciani” dopo uno storico periodo di grave conflitto tra l’inizio e la metà degli anni 90 hanno raggiunto una dimensione di accordo che gli ha consentito di spartirsi i proventi dei finanziamenti europei sul territorio”.</p>
<p>Si tratta, continua ancora il Capo della Procura Peloritana, di “un accordo che&#8230;ha consentito l<strong>a spartizione del territorio montano di questa provincia, finalizzata a intercettare i citati finanziamenti da parte delle due famiglie che, in assenza di conflitti, possono crescere dal punto di vista economico consolidando in maniera silente la loro presenza sul territorio.</strong> Questa è la novità più importante che riguarda un pezzo del territorio messinese”. Nel merito anche l’allora Questore di Messina, dott. Vito CALVINO ha dichiarato che “oggi, pur rimanendo oltremodo “chiusa” e concentrata sui propri territori, la compagine mafiosa rurale si è evoluta, allargando gli interessi ai finanziamenti U.E., ai fondi per le riqualificazioni del territorio, alle sovvenzioni all’agricoltura e agli appalti pubblici di opere strategiche per la Provincia messinese. Interessi culminati nel reindirizzare i fondi a prestanome compiacenti o nell’imporre il versamento di tangenti a imprenditori destinatari di fondi, sovvenzioni o appalti pubblici”.</p>
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<p>Si evidenzia del resto che a<strong> Capo d’Orlando</strong>  che ricade sotto l’influenza del gruppo dei “brontesi”, nel semestre, è stata disarticolata un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione. In particolare, l’operazione “Taxi driver” del luglio 2020 ha disvelato come l’organizzazione avesse creato un sistema di “reclutamento” di giovani extracomunitarie al fine di favorirne i meretricio.</p>
<p><strong>Nella “zona nebroidea” risulta presente anche la famiglia di Mistretta con influenza sui territori di Mistretta, Reitano, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Capizzi e Caronia</strong>. Tale consorteria appare legata al mandamento palermitano di San Mauro Castelverde nel cui ambito rivestono ruoli di rilievo soggetti di origine messinese. La “fascia jonica” che va dalla periferia sud della città di Messina fino al confine con la provincia di Catania costituirebbe area di influenza delle organizzazioni mafiose catanesi. Recenti indagini hanno evidenziato il superamento delle rigide forme di spartizione del territorio e delle attività criminali a favore di accordi tra sodalizi funzionali a una più pervicace sottrazione di risorse dal tessuto economico dell’area.</p>
<p><strong><img class="wp-image-1440557 alignleft" src="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/03344c64-schermata-2021-09-22-alle-15.03.13.png" alt="" width="582" height="746" srcset="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/03344c64-schermata-2021-09-22-alle-15.03.13.png 961w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/03344c64-schermata-2021-09-22-alle-15.03.13-158x203.png 158w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/03344c64-schermata-2021-09-22-alle-15.03.13-211x270.png 211w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/03344c64-schermata-2021-09-22-alle-15.03.13-768x985.png 768w" sizes="(max-width: 582px) 100vw, 582px" />Nella Città dello Stretto</strong> si registra l’operatività di una cellula di cosa nostra catanese ricondu- cibile ai <strong>ROMEO-SANTAPAOLA</strong>. Il sodalizio avrebbe imposto il proprio potere, tra l’altro, proiettando i propri interessi in diversi settori dell’imprenditoria e della pubblica amministra- zione, infiltrando il sistema economico e investendo nello stesso i proventi illeciti.</p>
<p>Nel territorio urbano operano poi altri clan di livello rionale. Si tratta di sodalizi risultano proiettati verso forme più classiche di profitto illecito tra le quali figurano il traffico di stupe- facenti e la gestione di scommesse clandestine. Nel quartiere “Santa Lucia sopra Contesse” risulta egemone il clan<strong> SPARTA’</strong>. Alcuni soggetti vicini a tale consorteria sono stati raggiunti il 13 agosto 2020 da una misura cautelare eseguita dai Carabinieri. Un affiliato del clan è stato inoltre tratto in arresto, nell’ottobre 2020, nell’ambito dell’indagine “Agguato”che ha evidenziato la pericolosità della compagine. L’investigazione ha infatti fatto luce su un’aggressione avvenuta nel gennaio 2016 nei confronti di parenti di un ex boss, individuandone la scaturigine in un conflitto tra gruppi criminali</p>
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<p><strong>A Messina centro</strong> nel rione “provinciale” opera il clan <strong>LO DUCA</strong> di recente colpito dall’ope- razione “Flowers”sviluppata nel contrasto alle estorsioni. Sempre nel centro della città nel rione “Camaro” appare attivo il clan <strong>VENTURA-FERRANTE</strong>.</p>
<p>Nel rione “Mangialupi” risultano presenti i gruppi <strong>ASPRI, TROVATO, TRISCHITTA e CUTE’</strong> attivi nel traffico di stupefacenti. Tali sodalizi opererebbero spesso in accordo con clan cala- bresi reclutando per l’attività di “spaccio” soggetti extracomunitari. In particolare, il gruppo TROVATO è stato colpito nello scorso semestre da un significativo sequestro di beni, tra cui compaiono imprese operanti nel settore delle scommesse e degli alimentari/tabacchi. Altro clan attivo nella zona centrale ma nel rione “Gravitelli” sarebbe quello riconducibile ai Mancuso.</p>
<p><strong>Nella parte settentrionale della città</strong>, in particolare nel rione “Giostra”, risulta radicato il clan <strong>GALLI-TIBIA</strong> frequentemente attivo nell’organizzazione delle corse clandestine di cavalli. As- sunto confermato dall’operazione “Cesare”che nel novembre 2020 ha tra l’altro comprovato l’importanza di tale settore criminale per il finanziamento del sodalizio. L’indagine, che ha permesso di sequestrare due società “di fatto” gestite da uno degli indagati, ha inoltre documentato i rapporti tra il gruppo GALLI e alcuni affiliati alla famiglia dei SANTAPAOLA, fina- lizzati a organizzare gare ippiche tra scuderie messinesi e catanesi. Il sodalizio è attivo anche nel narcotraffico, come confermato dalle recenti operazioni “Festa in maschera” e “Scipione”argomentate nella precedente Relazione semestrale e che hanno evidenziato canali di approvvigionamento degli stupefacenti a Catania e in Calabria.</p>
<p>Nel merito, il Procuratore Distrettuale di Messina, Maurizio DE LUCIA, ha sottolineato come si tratti di fenomeni criminali significativi anche sul piano evolutivo, evidenziando che <strong>“attraverso il traffico di stupefacenti si creano degli accordi e delle convenienze comuni proprio con la ndrangheta, considerato che tale traffico illecito implica una relazione costante delle organizzazioni sia della città di Messina che dell’area di Barcellona P.G. con organizzazioni ‘ndranghetiste”</strong>. Il rapporto costante con la criminalità calabrese emerso dalle risultanze investigative è, per i vertici della Procura peloritana, aspetto su cui va posta la massima attenzione “dal punto di vista della prospettazione futura, avendo ragione di ritenere che la ‘ndrangheta possa in futuro utilizzare lo stesso canale individuato per gli stupefacenti anche per altri traffici, in particolare quello del reinvestimento dei capitali”.</p>
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<p>Sul punto anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Lorenzo SABATINO, ha dichiarato che “<strong>le principali organizzazioni mafiose messinesi si sono sviluppate subendo l’influenza sia di cosa nostra palermitana e catanese, con cui hanno intessuto significativi rapporti criminali, sia della ‘ndrangheta calabrese, di cui alcuni gruppi, in passato, mutuarono strutture, rituali e denominazioni.</strong> Il territorio provinciale del resto, è da sempre esposto all’infiltrazione da parte dei sodalizi mafiosi delle province limitrofe e a fenomeni di cooptazione in cosa nostra di esponenti della criminalità mafiosa locale”.</p>
<p>Costante, inoltre, la volontà delle consorterie mafiose di infiltrare o condizionare l’attività politico-amministrativa degli Enti territoriali del messinese. In tale contesto, si rammenta che dall’indagine<strong> “Concussio”</strong> è scaturito, nel marzo 2019, lo scioglimento degli organi elettivi del <strong>Comune di Mistretta</strong>, la cui gestione commissariale nel luglio 2020 è stata prorogata per altri 6 mesi in quanto “&#8230;non risulta esaurita l’azione di recupero e risanamento complessivo dell’isti-tuzione locale e della realtà sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata”. Nel semestre in riferimento è inoltre stato decretato lo scioglimento del <strong>Comune di Tortorici</strong> per le ingerenze mafiose nell’ambito della citata <strong>operazione “Nebrodi”.</strong></p>
<p>Altro fenomeno endemico risulta quello degli <strong>episodi corruttivi posti in essere da imprenditori spregiudicati e pubblici funzionari</strong> che perseguono il facile arricchimento. Al riguardo, nel semestre si sono manifestati interessi verosimilmente estranei alle consorterie mafiose e legati al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti. In tal senso depone l’operazione “Eco Beach” condotta dai Carabinieri il 16 dicembre 2020 che ha consentito di trarre in arresto 16 soggetti. Tra questi un pubblico funzionario risultato gratificato dagli imprenditori con denaro e regalie in cambio di un atteggiamento compiacente nello svolgimento dei controlli.</p>
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<p>Per il futuro, si ritiene che l’egemonia delle organizzazioni riconducibili a cosa nostra non possa essere messa in discussione. In particolare, nel Capoluogo i clan autoctoni stabili nei singoli quartieri e secondo un consolidato radicamento dovrebbero evitare di entrare in contrasto con i ROMEO-SANTAPAOLA. La criminalità organizzata storica della città continuerà infatti ad aderire alle competenze rionali riconosciute ai gruppi criminali riferiti a organizzazioni “fa- miliari” consolidate che tendono ad agire autonomamente evitando tuttavia scontri cruenti. Nella provincia, la gestione delle classiche forme di profitto illecito quali il traffico di stupefa- centi tenderà a proseguire anche attraverso accordi dei gruppi mafiosi con sodalizi anche di altre regioni.</p>
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Barcellonese, Nebrodi e Messina città. Relazione semestrale DIA ed evoluzione delle dinamiche mafiose

CC Controllo Trasporto rifiuti

<p>Nel quadro delle iniziative volte alla prevenzione e alla repressione dell’illecita gestione dei rifiuti, negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto con il supporto del <i>N.O.E.,<span class="Apple-converted-space"> </span></i> il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Catania hanno attuato una mirata attività di verifica del trasporto su strada dei rifiuti, finalizzata alla verifica dell’iscrizione del trasportatore all’<i>Albo Nazionale Gestori Ambientali</i> e del possesso del <i>Formulario Identificativo Rifiuti</i>, controllando capillarmente i mezzi utilizzati per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti.</p>
<p>Il dispositivo di controllo ha visto l’impiego di numerose pattuglie nel comprensorio del Longano interessando in particolare i comuni di Basicò, Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Merì, Mazzarrà Sant’Andrea, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri, Rodi Milici, Santa Lucia del Mela, Terme Vigliatore e Tripi. Nel corso dei controlli sono emerse irregolarità:</p>
<p>&#8211; a Falcone, dove i militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria n. 3 imprenditori, residenti nel circondario, per le ipotesi di reato di <i>Raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi in mancanza dei formulari e di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali</i>, poiché venivano sorpresi mentre trasportavano scarti di lavorazioni edili senza la prescritta documentazione, sequestrando il mezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti.<br />
&#8211; a Terme Vigliatore, dove nel corso di cinque distinti controlli, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato, alla competente A.G, complessivamente 8 persone. Tre deferiti trasportavano sfalci, potature, plastiche e reti metalliche senza la prevista documentazione; due trasportavano materiale ferroso ed infine tre trasportavano materiale plastico e ferroso.<span class="Apple-converted-space"><br />
</span>&#8211; a Barcellona Pozzo di Gotto, dove i Carabinieri hanno contestato una violazione al Codice della Strada per mancanza di copertura assicurativa ad un mezzo adibito alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, con il conseguente sequestro del veicolo.</p>
<p>Complessivamente sono stati controllati 26 mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti nonché si è proceduto al controllo delle posizioni lavorative di 37 persone.<span class="Apple-converted-space"> </span></p>


Trasporto su strada di rifiuti, 11 persone denunciate dai Carabinieri per violazioni della normativa ambientale

<p>Palermo &#8211; Tredici arrestati e ventuno denunciati al culmine di un’indagine sullo sfruttamento sessuale di minori online. Gli indagati sono accusati di divulgazione, cessione e detenzione di materiale pedopornografico. L’attività investigativa ha permesso di risalire ai collegamenti tra diverse persone italiane e straniere che detenevano e scambiavano su internet video con atti sessuali tra adulti e minori, violenze sessuali subite da bambini e a volte anche immagini pedopornografiche di neonati.</p>
<p>In totale sono stati sequestrati più di duecentocinquantamila files. L&#8217;inchiesta, durata un anno e mezzo, e&#8217; stata condotta, sotto la direzione della Procura di Palermo, dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia occidentale con il coordinamento del Servizio Centrale presso il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia on-line. L&#8217;indagine prende le mosse dall&#8217;attivita&#8217; di monitoraggio svolta da tutti i compartimenti italiani tanto sui canali di file sharing, quanto su piattaforme di chat e nel dark web, luoghi virtuali in cui gli investigatori si sono avvalsi di agenti infiltrati.</p>
<p>Nell&#8217;ottobre 2019, la Procura di Palermo ha autorizzato a svolgere attività sotto copertura che prevedono il coordinamento nazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. Gli operatori, che si sono infiltrati in canali specifici di scambio del materiale illecito, considerati dagli indagati affidabili grazie all&#8217;anonimato garantito dalla rete, sono riusciti a individuare le utenze attraverso le quali avvenivano le connessioni risalendo a persone residenti in 13 diverse regioni italiane. I risultati del lavoro sotto copertura insieme alle indagini informatiche, i sopralluoghi, i pedinamenti hanno portato l&#8217;autorità giudiziaria a disporre perquisizioni in tutta Italia.</p>
<p>Nelle abitazioni degli indagati sono stati sequestrati dagli investigatori della Postale numerosissimi dispositivi informatici utilizzati anche per la conservazione dei file, spesso nascosti in contenitori come provette e confezioni per farmaci. A 13 persone e&#8217; stata trovata una grande quantità di file pedopornografici: per loro è stato disposto l&#8217;arresto. Altri 21 sono stati denunciati. (ANSA).</p>


Pedopornografia sul web, 13 arresti e 21 denunce in tutta Italia. Inchiesta partita da Palermo

<p>Sinagra &#8211; Dopo le comunicazioni ufficiali dell&#8217;Asp di Messina (sez. di Patti) nella giornata di ieri, il sindaco di Sinagra, Musca, ha voluto comunicare ai propri concittadini la positività di 13 casi positivi al Covid 19.</p>
<p>&#8220;La situazione attuale nel nostro comune &#8211; afferma Antonino Musca &#8211; fa registrare elementi di assoluta novità, in quanto con comunicazione di Prevenzione dell&#8217;ASP di Messina, sono stati segnalati 13 casi di positività al Covid 19, domiciliati in questo comune.<br />
Per le persone risultate positive e quindi soggetti agli obblighi di quarantena sono stati attivati i servizi speciali di ritiro domiciliare dei rifiuti solidi urbani mediante incarico a ditta specializzata nel settore&#8221;.</p>
<p>Il sindaco di Sinagra inoltre invita i propri paesani ad attenersi a quel senso di responsabilità che aveva riportato alla normalità la vita nel paese ed anche l’invito al vaccinarsi.</p>
<p>Anche a Gioiosa Marea, il Centro Operativo di Comunale di Protezione Civile comunica, ad oggi 26 luglio, la presenza di 6 soggetti positivi al Covid 19. Si raccomanda di continuare ad attenersi alle regole preventive per tutelare la salute di tutti: indossare la mascherina, igienizzarsi le mani e mantenere la distanza interpersonale.</p>


Covid, 13 positivi a Sinagra e 6 a Gioiosa Marea

libro sinagra

<p>Sinagra &#8211; Nell&#8217;incantevole scenario del Castello di Sollicchiata a Sinagra, è stato presentato venerdì scorso il libro &#8220;Lucio Piccolo il Barbiere&#8221;, edito da Giambra e scritto da Franco Valenti. L&#8217;evento ha riportato il Castello alla vita grazie alla nipote di Lucio, Mariel Piccolo di Calanovella. Quelle antiche mura furono dimora estiva dei baroni piccolo di Calanovella.</p>
<p>In apertura, l’intervento della Presidente della Pro Loco di Sinagra, Vincenza Mola. Ha parlato di “<em>sogno realizzato</em>”, dal momento che la Pro Loco da molti anni<span class="Apple-converted-space"> &#8220;</span>corteggiava&#8221; questa location per organizzare una manifestazione e finalmente ci è riuscita. Nel castello è raccolto il carteggio che Lucio Piccolo intratteneva con Tomasi di Lampedusa e anche sue composizioni musicali.</p>
<p>Il Sindaco di Sinagra, Nino Musca, ha ringraziato i proprietari che hanno creduto nella possibilità di riportare ai fasti di un tempo un luogo magico, &#8220;<em>diventando sinagresi a tutti gli effetti</em>&#8220;: &#8220;<em>Questo è per noi un grande onore. Ci troviamo in un posto incantato, queste realizzazioni ci permettono di fruire della bellezza e della storia&#8221;</em>. E, infine, anche un ringraziamento alla Pro Loco<span class="Apple-converted-space"> </span>che, da anni, porta avanti il progetto di valorizzare il territorio. L’editore Pierangelo Giambra ha ringraziato Franco Valenti,<span class="Apple-converted-space">  </span>la padrona di casa Mariel Piccolo, Vincenza Mola, Salvo Presti, Andrea Italiano e<span class="Apple-converted-space"> </span>Katia Mirabile, intervenuti alla manifestazione.</p>
<p>Salvo Presti, ex assessore alla Cultura di Milazzo e regista che vanta esperienze professionali a Rai Educational (oggi Rai Cultura), ha esordito sottolineando come la divulgazione culturale sia molto importante. Lo storico dell’arte Andrea Italiano si è complimentato con l’autore ed ha letto ed analizzato la poesia di Lucio Piccolo. L’autore Franco Valenti ha ringraziato tutti i presenti, in modo particolare il suo editore, specificando che il Castello di Sollicchiata era molto amato da Lucio Piccolo. La lettura dl alcune pagine del libro è stata affidata a Melania Lo Presti e Nicoletta Silla. Katia Mirabile, alla chitarra, ha curato gli intermezzi musicali.</p>


La magia del Castello di Sollicchiata a Sinagra palcoscenico per il libro &#8220;Lucio Piccolo e il barbiere&#8221;

incidente Sinagra

incidente1sinagra

incidente sinagra1-2

<p>Sinagra &#8211; Un incidente autonomo si è verifcato questo pomeriggio a Sinagra.</p>
<p>Per cause in corso d&#8217;accertamento un&#8217;autovettura con a bordo 4 persone, originarie del catanese, è uscita di strada.</p>
<p>L&#8217;autovettura ha divelto il guard rail ed è finita giù nel torrente, nella zona sottostante il castello medievale, all&#8217;altezza del lungo fiume nei pressi del parco giochi.</p>
<p><img class="alignleft wp-image-1437048 size-full" src="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/07/b6c66694-incidente-sinagra1-2.jpg" alt="" width="1113" height="1058" srcset="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/07/b6c66694-incidente-sinagra1-2.jpg 1113w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/07/b6c66694-incidente-sinagra1-2-214x203.jpg 214w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/07/b6c66694-incidente-sinagra1-2-284x270.jpg 284w, https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/07/b6c66694-incidente-sinagra1-2-768x730.jpg 768w" sizes="(max-width: 1113px) 100vw, 1113px" /></p>
<p>Sul posto 3 ambulanze del 118, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della locale stazione.</p>
<p>Da chiarire le cause del sinistro. In un primo momento era stato allertato anche l&#8217;elisoccorso ma poi non si è reso più necessario l&#8217;intervento.</p>
<p>Tre dei feriti sono stati trasportati in ambulanza all&#8217;ospedale di Milazzo, di cui uno avrebbe riportato traumi più seri. Un altro a Patti.</p>


Sinagra, automobile precipita nel fiume. Quattro persone ferite

nello musumeci sinagra

<p>Sinagra &#8211; Visita istituzionale a Sinagra e Piraino del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.</p>
<p>Ad accogliere il Governatore a Sinagra è stato il sindaco Nino Musca, insieme alla Giunta Comunale, alla Vice Presidente del Consiglio, Paola Radici (assente per motivi di lavoro il Presidente del Consiglio Comunale Lidia Gaudio) e ai consiglieri comunali. Presenti anche le autorità militari e religiose: il Maresciallo dei Carabinieri Roberto Ruzzi, il Comandante dei Vigili Urbani Roberto Radici, il Parroco Don Pietro Pizzuto. E ancora, la Segretaria comunale, tutti i dirigenti comunali e tantissimi lavoratori alle dipendenze dell&#8217;ente.</p><div id="div-gpt-ad-1574157098171-0" style="width: 300px; height: 250px; margin: auto; margin-bottom: 30px;"><a href="https://www.davision.it/"><img class="aligncenter wp-image-1440245 size-full" src="https://api.98zero.com/wp-content/uploads/2021/09/9ecc60d7-davision.jpg" alt="" width="300" height="250" /></a></div>
<div dir="auto">Nella Sala consiliare, con un pubblico contingentato per via delle misure anti Covid-19, la significativa presenza di alcuni rappresentanti della deputazione regionale messinese: l&#8217;onorevole Elvira Amata(di origini sinagresi), l&#8217;onorevole e sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto, l&#8217;onorevole Pino Galluzzo, l&#8217;onorevole Antonio Catalfamo e il Sindaco di Floresta, Antonino Cappadonna.</div>
<div dir="auto">Il Presidente Musumeci ha tenuto un lungo discorso incentrato sul periodo difficile che la Sicilia sta attraversando a causa della pandemia e sulle speranze e prospettive di ripresa nel futuro prossimo.  Ha parlato di infrastrutture immateriali, come il digitale, la banda larga, affrontando anche la tematica dello spopolamento e della necessità di una politica per i piccoli comuni dell&#8217;entroterra.</div>
<div dir="auto"></div>
<div dir="auto">Il Governato Musumeci si è recato anche presso Piraino Giovane e Solidale. Un pranzo tra amici, alla presenza dell&#8217;Onorevole Pino Galluzzo, durante il quale si è discusso del presente e del futuro della Sicilia e anche della città di Piraino.</div>
<div dir="auto"></div>
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Il Presidente della Regione Musumeci in visita istituzionale a Sinagra: &#8220;Necessaria un politica per i piccoli comuni dell&#8217;entroterra&#8221;