Castell’Umberto – Gli ultimi giorni del mese di novembre si stanno dimostrando di grandi novità per l’Umbertina. Dopo l’arrivo di Enrico Catania nei giorni scorsi, chiamato a sostituire sulla panchina rossonera Piero Mancuso dopo il brutto inizio di campionato, la dirigenza umbertina ha infatti deciso di piazzare il primo colpo della sessione invernale, che partirà ufficialmente domani, con il ritorno di Christian Maniaci a Castell’Umberto.
L’esterno offensivo dopo i primi tre mesi di stagione disputati nel Rocca di Caprileone, ha infatti deciso di ritornare a vestire una maglia che già aveva indossato per quattro stagioni. Una di queste era stata l’annata della storica promozione in Prima Categoria, anno in cui Maniaci diede un contributo importante nella conquista del campionato di Seconda Categoria, togliendosi anche la soddisfazione di conquistare il titolo di capocannoniere con le 18 reti realizzate in campionato. Christian ha quindi deciso in seno agli umbertini col preciso obbiettivo di alzare il livello qualitativo di un organico ancora molto inesperto per la categoria. In più il suo inserimento in rosa, assicura ai rossoneri un elemento in grado di garantire al reparto avanzato quella giusta fantasia e imprevedibilità, qualità che possono servire a mettere in difficoltà tutte le difese avversarie. In più le sue caratteristiche di spaccapartite devono assolutamente tornare utili specialmente nei momenti topici di ogni sfida, quando da una sua giocata illuminante o sua invenzione può partire l’azione in grado di sbloccare una partita a favore dei rossoneri, contemporaneamente si conquisterebbero delle vittorie importanti per raggiungere l’obbiettivo salvezza. Dal punto di vista tattico la sua collocazione può avvenire o in un 4-3-3 oppure in un 4-4-2. Nella prima ipotesi è probabile che Catania lo schieri nella posizione di esterno destro offensivo, assicurando alla squadra una maggiore pericolosità in attacco ed andando a comporre un trio temibile con Alessandro Di Pani e Salvo Motalbano.
Nell’ipotesi che Catania decida invece di affidarsi al 4-4-2, Cristian andrebbe a ricoprire il ruolo di esterno alto a destra nei quattro di centrocampo. In tale circostanza, vero è che il suo raggio d’azione verrebbe un po’ limitato perchè partirebbe indietro di un paio di metri, altrettanto vero è che la formazione rossonera (ri)avrebbe comunque un’arma letale da scagliare a tutte le avversarie da qui fino alla fine del campionato. Inoltre a vantaggio di Maniaci, c’è che viene da tre mesi nel quale ha militato in una squadra di categoria superiore (Promozione), rispetto a dove attualmente si trova l’Umbertina (Prima Categoria). In tal senso, è probabile che possa emergere una differenza dal punto di vista atletico rispetto ai suoi compagni, se cosi fosse si verificherebbe una situazione dove a giovarne sarebbe sia l’Umbertina che lo stesso giocatore. Perché nonostante Peppino Lombardo lo abbia impiegato poco a Rocca, nelle sue gambe potrebbe comunque ritrovarsi quel cambio di passo che può risultare micidiale per le difese avversarie. In più Salvo Montalbano ne trarrebbe giovamento vista la posizione che ricopre sul rettangolo di gioco. Al di là del modulo che utilizzerà Enrico Catania, il centravanti palermitano ritroverebbe al suo fianco un elemento in più in grado di metterlo nelle condizioni di colpire gli avversari. Vero è che Maniaci si identifica nel giocatore che innalzerebbe la qualità dell’organico, allo stesso tempo è dal palermitano che si aspettano le risposte maggiori perché siamo in presenza del terminale offensivo della squadra, chiamato a tramutare in rete tutti i palloni che gli verranno forniti da Maniaci e non. Domenica, nel derby con la Nasitana in trasferta, si attendono quindi le prime risposte.
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